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al testo di Arcangelo Galante
Il paese dei miei occhi
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Piccoli vicoli accerchiati dall’ombra di antichi palazzi emergono nella città invasa dal caldo cocente.
In romantiche piazze da alberi addobbate statue e negozi incontrano la gente.
Dorati riflessi prontamente si aggrappano ad un solido lampione.
Una giovane coppia di felici innamorati si abbraccia nell’antro di un anonimo portone.
Rondini e piccioni svolazzano nel cielo posandosi sulle aiole...
mestamente le osservo complice della quiete di quel meriggio ornato da raggi di sole.
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Arcangelo Galante
- 08/08/2018 11:41:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
@ Annalisa Scialpi Lieto del gradimento ricevuto, condivido appieno le considerazioni inerenti il fascino emanato da certi vicoli, non ancora “abbruttiti dalla violenza di anonime strade larghe”. Ho molto apprezzato anche la tua bellissima lirica, che considero un dono, lasciatomi con sincerità e che denota una comunanza di sensazioni ed emozioni. Un estivo saluto!
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Annalisa Scialpi
- 08/08/2018 09:59:00
[ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]
Caro Arcangelo, i vicoli hanno sempre avuto un fascino particolare; richiamano unumanità non ancora abbrutita dalla violenza di anonime strade larghe.
Questa tua poesia me ne fa venire in mente una, mia, scritta qualche tempo fa.
Vicoli Vicoli bianchi, dove una vergine ancora inventa storie azzurre;
Vicoli accoccolati in una lanugine di latte, che copre il frastuono del tempo.
Sotto l’occhio d’antichi rosoni passi lenti calcano memorie; surreale la lieve vertigine si spande su bocche di fiori rossi, aperti sui davanzali.
Cade il silenzio, sulle chianche, sulle ombre uguali sorvegliate dai lampioni;
Dai muri bianchi antichi inghiottitoi rubano poesie che il vento non osa portare, lontano.
Un poetico abbraccio...
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